I dieci saggi di Giorgio Napolitano: un Presidente rovinoso per l’Italia

Lunedì 01 Aprile 2013 09:47 Fernando Cannizzaro
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I dieci saggi di Giorgio Napolitano: un Presidente rovinoso per l’Italia

Di Fernando Cannizzaro 01 aprile 2013

Giorgio Napolitano ha deciso di rimanere abbarbicato alla Poltrona di Presidente sino all’ultimo giorno del suo mandato che – per NS fortuna – ormai è alla fine. Napolitano sapeva bene che Bersani non avrebbe potuto fare il nuovo Governo perché Grillo lo aveva sempre rifiutato ed anche in malo modo. Col Cavaliere Bersani aveva più volte dichiarato che non se ne parlava.

 Monti non era risolutivo per ottenere il quorum, oltretutto, si era sputtanato non poco con la sua ostinazione di voler ad ogni costo scendere in politica. Allora cosa avrebbe dovuto fare Napolitano?  Una sola cosa: DIMETTERSI! Il Parlamento avrebbe dovuto votare  il nuovo Capo dello Stato e, subito dopo, di corsa alle urne. Napolitano, dicevamo, è stato rovinoso per l’Italia già sin dal Novembre 2011. Anche allora, subito dopo le dimissioni di Berlusconi, occorreva correre alle urne. Invece NO! Cosa fece Re Giorgio. Nominò senatore a vita Mario Monti  e poi lo designò Premier con i risultati che tutti conosciamo. Il PD, il PDL e Casini hanno sostenuto Monti che ha ridotto il popolo alla fame tartassandolo di tasse, gravanti, soprattutto, sulla classe medio bassa e risparmiando i suoi amici banchieri e la grande finanza. Questo ha comportato una grande perdita di credibilità di Monti & compagni dinanzi al popolo Italiano che li ha severamente puniti col voto. Il conseguente corollario di tutto questo è stata la grande vittoria del Movimento a 5 stelle di Beppe Grillo che è stato il più votato di tutti con oltre ottomilioni di voti. Non pago dei danni arrecati all’Italia, Napolitano, con le sue sortite geniali, si appresta a dare l’ultima ciliegina all’Italia: la nomina dei dieci saggi Eccovi i nomi e un po’ di curriculum:

ENRICO GIOVANNINI - 56 anni docente di statistica all'Università di Roma, autore di numerosi saggi e pubblicazione, è presidente dell'Istat dall'agosto 2009. In precedenza, dal 2001 al 2009, è stato a capo del dipartimento statistica dell'Ocse.

GIOVANNI PITRUZZELLA -
54 anni, è avvocato cassazionista, docente di diritto costituzionale all'università di Palermo, da novembre 2011 siede alla presidenza dell'Antitrust. In precedenza è stato presidente della Commissione di garanzia sugli scioperi.  


SALVATORE ROSSI - 64 anni, è vice direttore generale di Bankitalia dal gennaio 2012. Dal primo gennaio scorso è componente del Direttorio dell'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni. Autore di numerosi saggi su temi di economia internazionale, politica e storia economica,è tra l'altro membro del Comitato Strategico del Fondo Strategico Italiano.

GIANCARLO GIORGETTI - 47 anni, deputato della Lega Nord eletto in Lombardia e già segretario della Lega Nord dal 2002 al 2012, è attualmente Presidente della Commissione speciale per l'esame di atti del Governo della Camera.

FILIPPO BUBBICO - 59 anni, senatore del Pd eletto in Basilicata è presidente della Commissione speciale al Senato. In passato è stato anche nella commissione permanente (industria, commercio, prezzi).

ENZO MOAVERO MILANESI - 59 anni, è attualmente ministro per gli affari europei del governo Monti. Milanesi, che ha lavorato alla Commissione Ue per 20 anni, è stato capo di gabinetto di Monti quando questi era commissario Antitrust. Nel suo curriculum anche incarichi come consigliere nei governi Amato e Ciampi.

VALERIO ONIDA - classe 1936 (proprio oggi è il suo settantasettesimo compleanno) è docente di giustizia costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano. È stato eletto nel 1996 giudice costituzionale e poi, nel 2004 presidente. Nel 2010 corse alle primarie del centrosinistra per le elezioni del sindaco di Milano arrivando terzo dietro a Pisapia e Stefano Boeri. È stato presidente dell'Associazione Italiana dei Costituzionalisti ed è presidente del comitato direttivo della Scuola Superiore della Magistratura.

MARIO MAURO - presidente del gruppo 'Scelta Civica per l'Italià al Senato, è stato Vicepresidente del Parlamento europeo dal 2004 al 2009 e Capo della Delegazione del Pdl a Strasburgo dal 2009 al 2013. A gennaio di quest'anno lascia il Popolo della Libertà criticando il ritorno in campo di Silvio Berlusconi e la nuova alleanza con a Lega.

GAETANO QUAGLIARIELLO - senatore Pdl, spesso impegnato in prima linea nella ricerca di intese sulle riforme con il Pd, è presidente e fondatore della Fondazione Magna Carta

LUCIANO VIOLANTE - ex presidente della Camera nel 1996 dopo due anni passati al vertice della Commissione antimafia. Esperto costituzionalista del Partito Democratico, come Quagliariello più volte indicato come sherpa per le riforme.

Io resterò fino all'ultimo giorno del mio mandato, ha soggiunto Napolitano, nell'interesse nazionale in attesa che prevalga quel "senso di responsabilità".  Il Governo tecnico attuale rimarrà pienamente operativo ed è pronto a varare importanti provvedimenti economici. Insomma, ancora Monti!  In definitiva il compito di questi saggi sarebbe quello di formulare “precise proposte programmatiche che possano divenire in varie forme oggetto di condivisione da parte delle forze politiche". In sostanza anticipare il quadro politico in vista dell'appuntamento dell'elezione del nuovo capo dello Stato”

Veramente un’idea  straordinaria questa delle Commissioni! E’ da una vita che in Italia quando si vuole affossare un problema si nominano delle Commissioni. Allora è sicuro che il problema non si risolve. Ricorrere ai dieci saggi significa fare un grande passo indietro . Oltretutto, le Commissioni formate dai 10 saggi, sono Commissioni miste, nel senso che vi si trovano politici e tecnici. Tra i politici ci sono quelli che, come dice Grillo, sono maestri dell’inciucio. Cosa succederà? Niente. Tutto tornerà come prima. Anzi peggio. Se si farà la legge elettorale si può gridare:  "al miracolo!". Per il resto non sarà altro che l’ennesimo fallimento dei tecnici e della politica. Grazie tutto questo all’acume politico di Napolitano Giorgio che fino all’ultimo ha voluto lasciare il segno. Noi ci auguriamo che il Movimento a cinque stelle prenda le dovute distanze da questi “Soloni” e dagli attuali partiti responsabili della crisi economica e sociale dell’Italia. Per il resto ad malora!

Last Updated ( Lunedì 01 Aprile 2013 10:10 )  

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