Gotta

Sabato 30 Maggio 2020 16:59 Fernando Cannizzaro
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Gotta: cosa mangiare (e cosa no)

Possiamo definire la gotta come una forma di artrite, ovvero una condizione di infiammazione cronica che colpisce le articolazioni. Ancora oggi, questa patologia affligge milioni di persone nel mondo.

Le persone affette da gotta sperimentano improvvisi attacchi di dolore, gonfiore e infiammazione delle articolazioni. Fortunatamente, ad oggi, la gotta può essere curata e mantenuta sotto controllo grazie agli opportuni farmaci, ad un’alimentazione favorevole e ad alcuni semplici cambiamenti nello stile di vita.

Concentriamoci per un attimo sull’alimentazione, per capire cosa mangiare per la gotta.

Gotta e uricemia alta: facciamo il punto

La gotta è una malattia reumatica che colpisce le articolazioni e i tessuti, con attacchi ricorrenti di artrite, gonfiore, arrossamento e una costante sensazione di calore da infiammazione.

Questa patologia, che interessa soprattutto la popolazione di età sopra i 65 anni, è causata dall’iperuricemia, ovvero dall’eccesso di acido urico nel sangue.

L’uricemia alta può essere dovuta a fattori di predisposizione genetica, a difetti nella funzionalità renale, all’assunzione prolungata di certi farmaci, come gli antipertensivi ma anche a scorrette abitudini alimentari.

Alcuni cibi, infatti, hanno un elevato contenuto in purine, le basi azotate che, quando insorge la gotta, l’organismo sintetizza in quantità eccessive, senza poi riuscire a smaltirli con la stessa velocità o efficienza, lasciando che l’acido urico, un diretto metabolita delle purine, si depositi nelle articolazioni e nei tessuti sotto forma di molecole cristallizzate, causando infiammazione.

Ecco perché le persone affette da tale patologia devono assolutamente intervenire per modificare anche il loro stile alimentare e capire cosa mangiare per prevenire ulteriori aggravamenti e complicazioni della condizione. La dieta per la gotta, infatti, può sicuramente essere un valido alleato per alleviare i sintomi e, perché no, stare davvero meglio.

Cosa non mangiare per la gotta

Per le persone soggette ad attacchi di gotta, sono da evitare tutti quei cibi con elevato contenuto in acidi nucleici e, in particolare, in purine. Inoltre, bisognerebbe evitare anche gli alimenti con elevato contenuto di fruttosio, poiché possono innescare un attacco di gotta.

Dunque, cosa non mangiare con la gotta?

Inoltre, i carboidrati raffinati, come il pane bianco, le torte e i biscotti, andrebbero esclusi dalla dieta per la gotta. Nonostante non abbiano un contenuto elevato in purine o in fruttosio, infatti, questi cibi presentano un basso valore nutritivo e potrebbero far innalzare i livelli di acido urico.

Gotta: cosa mangiare

Cosa mangiare con la gotta? Niente paura. Vi sono molti alimenti a basso contenuto di purine che si possono consumare con assoluta serenità.

Gli alimenti vengono considerati a basso contenuto di purine quando i livelli di queste molecole non superano i 100 mg per 100 g di alimento.

Riportiamo alcuni fra i principali cibi a basso contenuto di purine, che sono considerati universalmente sicuri per le persone affette da gotta:

Cosa mangiare (con estrema moderazione) se si soffre di uricemia alta

A parte le carni d’organo, la selvaggina e certe tipologie di pesce, la maggior parte delle carni può essere consumata, anche se in quantità limitata. È consigliabile, però, limitarsi a circa 115 – 170 g di questi cibi, da assumere una o due volte alla settimana.

Questi, infatti, contengono un modesto contenuto di purine, stimato in circa 100 – 120 mg per 100 g di alimento. Mangiarne in quantità superiore a quelle indicate può, quindi, innescare un attacco di gotta. In particolare, via libera, con moderazione, a:

Last Updated ( Sabato 30 Maggio 2020 17:07 )  

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